Sì alle MAD anche per gli iscritti nelle GPS

Il Ministero dell’Istruzione grazie ad una nota inviata ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali, ha emanato delle istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente assunto a seguito di messa a disposizione (MAD) relativamente all’anno scolastico 2020/2021.

La questione riguarda la copertura di cattedre e ore non assegnate anche dopo la conclusione delle operazioni di inizio anno scolastico.

La nota prevede pertanto che “per far fronte all’emergenza sanitaria in corso e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili, sarà possibile in via eccezionale, limitatamente all’anno scolastico in corso, procedere alla nomina attraverso le MAD dei docenti inclusi anche in GPS o in graduatorie di istituto di altre province”.

La nomina dell’aspirante da MAD – chiarisce il Ministero – può essere disposta esclusivamente dopo l’effettiva conclusione delle operazioni di nomina dalle GPS nell’ambito territoriale di riferimento e in quello nel quale è incluso lo stesso aspirante. È necessario altresì che siano esaurite le graduatorie di istituto della scuola interessata e delle scuole viciniori”.

Un importante – e tardivo – chiarimento, che giunge quando alcuni docenti hanno già perso degli incarichi per il divieto introdotto nella circolare del 5 settembre, costringendo le scuole ad estenuanti trafile per trovare un docente non iscritto né in GaE, né in GPS né nelle graduatorie di istituto proprio nell’anno in cui sono state aggiornate.

Un divieto che ha portato il paradosso per cui docenti collocati nelle posizioni più basse della provincia scelta avrebbero dovuto attendere una supplenza che si sapeva non sarebbe potuta più arrivare, e non avere la possibilità di “cercar fortuna altrove”, a vantaggio di colleghi senza titolo.

Il fatto che siano pervenuti al Ministero così tanti quesiti – presumiamo anche da parte delle scuole – ci dà anche il segnale che in alcune province/classi di concorso evidentemente le GPS non sono state sufficienti a coprire il fabbisogno, soprattutto in un anno così particolare come il 2020/21, in cui ci sono circa 64.000 supplenze al 31 agosto perché non è stato possibile assegnare i ruoli per mancanza di aspiranti o per mancato incrocio posto/docente in graduatoria, più di 50.000 in posti in deroga sul sostegno, circa 70.000 (tra docenti e ATA) posti Covid per far fronte all’emergenza.

Fonte: Orizzonte scuola